Crisi d'Impresa e Insolvenza

Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 28690 - pubb. 09/02/2023

'Impresa agricola' e rigetto di misure protettive per assenza di attività

Tribunale Livorno, 08 Febbraio 2023. Est. Garofalo.

Composizione negoziata - Misure protettive - Impresa agricola - Cessione azienda - Impresa in esercizio

Con questo interessante provvedimento depositato ieri, il Tribunale di Livorno affronta puntualmente il caso di una società agricola, oggi instante per la conferma delle misure protettive, che circa due anni fa aveva ceduto l’azienda di cui era titolare, rimanendo proprietaria di alcuni terreni, parte dei quali concessi in affitto agrario al cessionario dell’azienda. Sulla scorta di ciò, si afferma non esservi “alcuna attività di impresa in esercizio”. Ed invero – ricorda il Tribunale – “il risanamento dell’impresa va inteso come riequilibrio finanziario e patrimoniale che consenta all’impresa di restare sul mercato e tale finalità può essere perseguita solo attraverso la continuazione dell’attività da parte dello stesso imprenditore o la cessione dell’azienda a terzi. L’obiettivo della composizione negoziata non è, quindi, la mera ristrutturazione dell’esposizione debitoria bensì la salvezza dell’attività di impresa. Una prospettiva di mera liquidazione dei singoli beni con disaggregazione del compendio aziendale non è compatibile con il risanamento dell’impresa”.

Il Tribunale precisa altresì che è “doveroso sottolineare come, ai fini della valutazione sulla misura protettiva, non possa prescindersi dalla posizione assunta dai creditori (…). Nel caso concreto, (…) i creditori che hanno manifestato la loro contrarietà alla partecipazione alle trattative incidono per oltre l’80% della complessiva esposizione debitoria. Pare allora evidente che, una ipotesi di ristrutturazione dell’indebitamento, come quella prospettata dalla ricorrente, non può ritenersi ragionevolmente perseguibile all’esito di trattative per la contrarietà già manifestata da parte dei principali creditori”.

Il testo integrale

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