Crisi d'Impresa e Insolvenza


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 33861 - pubb. 14/11/2025

Ristrutturazione dei debiti del consumatore, colpa grave e interpretazione conforme alla Direttiva Insolvency

Tribunale Modena, 28 Ottobre 2025. Est. Bianconi.


Ristrutturazione dei debiti del consumatore - Colpa grave - Interpretazione - Direttiva Insolvency



La normativa interna riconosce (quale condizione ostativa all’accesso alla procedura in parola) anche la colpa grave, laddove la Direttiva cd. Insolvency (notoriamente non applicabile al consumatore, ma valido canone interpretativo di ogni situazione di insolvenza civile), limita le deroghe alla esdebitazione ai casi della “disonestà” e della “malafede”: si veda al riguardo il Considerando 78 e l’art. 23, par. 1.
Il diritto nazionale, quindi, andrebbe interpretato nel modo più aderente possibile allo spirito della Direttiva (che ha cura di precisare altresì che “Se l'imprenditore [e, quindi, il debitore; ndr] non beneficia della presunzione di buona fede e onestà a norma del diritto nazionale, l'onere della prova relativo alla loro buona fede e onestà non dovrebbe rendere inutilmente difficile o gravoso l'accesso alla procedura”), e condurre a ritenere meritevoli dell’accesso allo strumento in parola anche quei debitori che, pur essendosi prodotti nel corso degli anni in una gestione inefficiente della loro vita economica, nondimeno, abbiano improntato il loro agire al rispetto minimo dei doveri di solidarietà sociale previsti dalla Costituzione (art. 2) evitando di perseguire il fine dell’ “arricchimento alle spalle dei creditori” e mirando, in buona sostanza, al solo tentativo di salvaguardia della propria esistenza dignitosa e di quella del proprio nucleo. (Francesco Severi) (riproduzione riservata)



Segnalazione e massima dell'Avv. Francesco Severi


Massimario ragionato della composizione della crisi da sovraindebitamento ->


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