il Trust


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 8742 - pubb. 03/04/2013

Trust, competenza speciale non esclusiva di cui all’art. 5, co. 6, del regolamento CE 44/2001 e competenza del giudice dell’esecuzione del provvedimento cautelare richiesto ante causam

Tribunale Udine, 22 Marzo 2013. Est. Mimma Grisafi.


Trust – Competenza per territorio – Applicazione dell’articolo 5, comma 6, del regolamento CE 44/2001 – Competenza non esclusiva – Ragioni di connessione.

Trust – Controversia in ordine alla nullità e riconoscibilità del trust – Natura “interna” della controversia che coinvolga i soggetti direttamente interessati.

Trust – Natura unilaterale dell’atto – Concetto di “terzo” utilizzato in contrapposizione a quello di “parte”.

Provvedimenti cautelari – Competenza – Incompetenza del giudice italiano a conoscere della causa di merito – Criterio della competenza del “luogo di esecuzione” del provvedimento – Applicazione esclusiva alla domanda cautelare richiesta “ante causam”.



La norma di cui all’articolo 5, comma 6, del regolamento CE 44/2001, la quale prevede che la persona domiciliata nel territorio di uno Stato membro può essere convenuta in altro Stato membro … 6) nella sua qualità di fondatore, trustee, o beneficiario di un trust costituito in applicazione di una legge o per iscritto o con clausola orale confermata per iscritto, davanti ai giudici dello Stato membro nel cui territorio il trust ha domicilio, stabilisce una competenza speciale non esclusiva che non esclude la possibilità per l’attore di scegliere, nell’ipotesi di più convenuti domiciliati in differenti stati, il foro di uno di essi qualora si tratti di posizioni con differenti fori generali competenti tra i quali siano ravvisabili ragioni di connessione tali da richiedere un’unica istruttoria e decisione. (Franco Benassi) (riproduzione riservata)

Può definirsi una controversia “interna” al trust quella che attiene a questioni di nullità e riconoscibilità del trust stesso, in quanto coinvolge solo i soggetti ad esso direttamente interessati. (Franco Benassi) (riproduzione riservata)

Poiché il trust è normalmente atto unilaterale proprio del disponente e non un contratto stipulato tra diverse parti, con esso mal si concilia il concetto di “terzo” utilizzato in contrapposizione a quello di “parte” per sostenere la estraneità al negozio dei beneficiari. (Franco Benassi) (riproduzione riservata)

La disposizione contenuta nel terzo comma dell’articolo 669 ter c.p.c., secondo la quale “se il giudice italiano non è competente a conoscere la causa di merito, la domanda si propone al giudice, che sarebbe competente per materia o valore, del luogo in cui deve essere eseguito il provvedimento cautelare”, la quale enuncia il criterio della competenza riferito al “luogo di esecuzione” del provvedimento, è applicabile esclusivamente all’ipotesi di misura cautelare richiesta “ante causam” e non all’ipotesi di misura cautelare richiesta nel corso del giudizio di merito davanti a giudice privo di giurisdizione. (Franco Benassi) (riproduzione riservata)


Segnalazione dell'Avv. Saverio Bartoli


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