RistrutturazioniAziendali


Il Caso.it, Sez. Articoli e Saggi - Data pubblicazione 18/09/2025

Il piano di ristrutturazione soggetto ad omologazione dopo il decreto correttivo del 2024

Stefania Pacchi, Professore ordinario di diritto fallimentare nell'Università di Siena


Sommario: 1. Premessa. – 2. I tratti distintivi. – 2.1. Il “valore generato dal piano”. – 3. Interrogativi sulla natura concorsuale. – 4. La proposta. – 4.1. La transazione fiscale. – 4.2. Il trattamento dei creditori privilegiati. – 4.3. La suddivisione dei creditori in classi. – 5. La natura. – 6. I presupposti soggettivo e oggettivo. – 7. La domanda. – 7.1. Le misure protettive. – 7.2. La domanda “con riserva”. – 7.3. La domanda come atto strategico di regolazione della crisi. – 8. Le verifiche. 8.1. L’attestazione. – 8.2. La verifica di ritualità del tribunale. – 9. La gestione dell’impresa. – 9.1. L’assenza di spossessamento e le misure compensative. – 9.1.1. La sfaccettata funzione del commissario giudiziale. – 9.2. Il meccanismo compensativo sugli atti di straordinaria amministrazione. – 9.2.1. Gli atti non “legalmente compiuti”. – 9.2.1.1. L’esenzione da revocatoria. – 9.2.1.2. La prededuzione. – 9.2.1.3. I finanziamenti. – 9.2.1.4. Il pagamento di debiti anteriori. – 9.2.1.5. Il riconoscimento dei diritti di prelazione. – 9.3. I contratti in corso di esecuzione. – 9.4. Il regime della cessione d’azienda. – 9.5. La sospensione della disciplina societaria a tutela del capitale. – 10. L’assenza di esenzione dai reati di bancarotta. – 11. Il voto. – 12. Il giudizio di omologazione. – 13. La contestazione dei risultati della votazione. – 14. Conversione del P.R.O. in concordato preventivo. – 15. Conversione del concordato preventivo in P.R.O.


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