Crisi d'Impresa e Insolvenza

Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 33484 - pubb. 31/07/2025

Composizione negoziata della crisi: continuità aziendale indiretta e autorizzazione alla cessione da parte del Tribunale

Tribunale Vasto, 26 Giugno 2025. Est. Monteleone.

Continuità aziendale – Cessione d’azienda – Deposito prezzo presso notaio – Misure protettive atipiche – Sospensione rateizzo

Autorizzazione del tribunale – Piano di risanamento – Procedura competitiva – Finanziamenti prededucibili

Il Tribunale, verificato il procedimento ex art. 22, co. 1, lett. d) CCII, può autorizzare, la cessione d’azienda derogando agli effetti di cui all’art. 2560, co. 2, c.c., anche nel corso della composizione negoziata, purché siano rispettati i requisiti di funzionalità della continuità aziendale, della migliore soddisfazione dei creditori e della corretta procedura competitiva.

Il termine massimo di durata delle misure protettive (240 giorni) ex art. 8 CCII può rendere necessario il ricorso a strumenti alternativi, come il deposito del prezzo presso il notaio rogante l’atto di cessione, al fine di proteggere gli interessi delle parti coinvolte oltre l’efficacia delle misure.

In pendenza della composizione negoziata, il Tribunale può autorizzare l’imprenditore a contrarre finanziamenti prededucibili, ex art. 22, co. 1, lett. a), CCII, per il soddisfacimento di obbligazioni inderogabili quali emolumenti dei dipendenti e premi assicurativi essenziali alla continuità aziendale e alla prosecuzione delle trattative.

Il trasferimento d’azienda è parte integrante del piano di risanamento tant’è che il Tribunale, espletata la procedura competitiva, verificata la congruità dell’offerta, nonché la valenza migliorativa rispetto alle proposte precedenti, alla luce della miglior soddisfazione del ceto creditorio e dei livelli occupazionali, può autorizzare la cessione del complesso aziendale. (Emanuele Ianuale) (riproduzione riservata)

Segnalazione del Prof. Avv. Francesco Fimmanò

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