Crisi d'Impresa e Insolvenza


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 33847 - pubb. 12/11/2025

Esdebitazione: importante sentenza del Tribunale di Napoli sulla valutazione del requisito della meritevolezza

Tribunale Napoli, 27 Ottobre 2025. Est. De Gennaro.


Ristrutturazione debiti del consumatore – Meritevolezza – Valutazione



Con riferimento al requisito della meritevolezza, non può non tenersi conto delle modifiche apportate sul punto dal Codice della crisi in base alle quali tale presupposto dovrà parametrarsi a diversi criteri. Invero, l’art. 4 quater chiarisce che la meritevolezza va inquadrata nell’assenza di atti in frode e nella mancanza di dolo o colpa grave nella formazione dell’indebitamento. Infatti, mentre da un lato viene eliminato ogni riferimento alla meritevolezza, dall’altro viene escluso l’accesso al piano del consumatore al debitore che abbia “determinato la situazione da sovra indebitamento con colpa grave, malafede o frode”. Vi è dunque il passaggio dall’assenza di colpa (rectius presenza della meritevolezza), richiesta per l’omologa del piano prima della riforma, all’assenza di colpa grave, malafede, frode, che sarà ora richiesta per l’omologa.


L’indagine dell’interprete deve essere circoscritta al parametro della causazione oggettiva del sovraindebitamento e mediante comportamenti specifici, senza che si debba necessariamente accertare un evento futuro e imprevedibile come unico fatto giustificante il sovraindebitamento, cosa che già doveva escludersi in base alla legge come era scritta prima della riforma. Bisogna, in realtà, distinguere la situazione di sovraindebitamento in cui oggettivamente il debitore viene a trovarsi, che integra il requisito oggettivo per poter accedere alla procedura, dalla condotta che l’ha causata, che deve essere stata caratterizzata, per impedire l’accesso alla procedura stessa, da colpa grave, malafede o frode.


L’intento del Legislatore, nel Codice della crisi, è quello di favorire l’accesso alle procedure di sovraindebitamento e, con esso, di favorire l’esdebitazione dando a tutti i debitori insolventi una seconda possibilità, per agevolarne il recupero al circuito produttivo, quindi al PIL nazionale con conseguente beneficio per la collettività. Il favore per l’esdebitazione impone quindi una lettura molto ampia della legge, tale per cui non si possa impedire al debitore di accedervi solo perché si è indebitato in modo sproporzionato, perché questa sproporzione è l’essenza stessa del sovraindebitamento ed è proprio il presupposto per potervi accedere. (Francesco Mascolo) (riproduzione riservata)



Segnalazione e massime a cura dell’avv. Francesco Mascolo del foro di Torre Annunziata

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