Diritto Bancario e Finanziario
Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 33848 - pubb. 12/11/2025
L'ulteriore rinvio pregiudiziale alla Cassazione ex art. 363-bis c.p.c. sulla clausola 'a semplice richiesta' nelle fideiussioni bancarie
Appello Venezia, 08 Febbraio 2025. Pres. Santoro. Est. Bressan.
Fideiussione bancaria - Clausola "a semplice richiesta" - Rinvio pregiudiziale alla Cassazione ex art. 363-bis c.p.c.
La Corte d'Appello di Venezia ha rimesso alla Cassazione una questione di grande impatto pratico: la validità, sotto il profilo della disciplina consumeristica, della clausola (molto diffusa nelle fideiussioni bancarie) che impone al fideiussore il pagamento "a semplice richiesta scritta, anche in caso di opposizione del debitore".
Il quesito sottoposto alla Suprema Corte è cruciale:
— la clausola è nulla ai sensi dell'art. 33 del Codice del consumo, perché determina per il fideiussore consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto o comunque limita la possibilità di sollevare l'eccezione di estinzione della fideiussione per non aver il creditore proposto l'azione giudiziale entro i 6 mesi dalla scadenza dell'obbligazione ai sensi dell'art. 1957 c.c.?
— oppure, è valida, operando unicamente come deroga pattizia alla forma dell'istanza ex art. 1957 c.c., consentendo così al creditore di evitare la decadenza con una semplice istanza stragiudiziale di pagamento, anziché con l'avvio di un'azione giudiziale entro sei mesi dalla scadenza dell'obbligazione?
La questione rimessa dalla Corte d'Appello di Venezia alla Cassazione presenta profili di sovrapposizione con quella oggetto del recente rinvio pregiudiziale del Tribunale di Siracusa con riferimento alle fideiussioni conformi allo Schema ABI di cui ho parlato insieme a Alessandro Pierucci nell'ultima newsletter di BonelliErede: entrambe le ordinanze di rimessione presuppongono, infatti, che la Corte di Cassazione interpreti la portata ed il significato della clausola "a semplice richiesta scritta". (Manuela Malavasi) (riproduzione riservata)
Segnalazione e nota di Manuela Malavasi, Avvocato Partner BonelliErede
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