Crisi d'Impresa e Insolvenza


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 33919 - pubb. 26/11/2025

Esdebitazione del debitore incapiente: va respinta la declaratoria di esdebitazione immediata ove emerga una residua capacità reddituale del debitore

Tribunale Bologna, 06 Ottobre 2025. Est. Rimondini.


Esdebitazione del debitore incapiente – Requisiti – Capacità reddituale residua – Inidoneità del presupposto dell’assoluta incapacità economica


Esdebitazione del debitore incapiente – Interpretazione dell’art. 283, comma 2, CCII – Irrazionalità della lettura letterale – Necessità di valutazione alternativa della liquidazione controllata


Esdebitazione del debitore incapiente – Interpretazione dell’art. 283, comma 2, CCII – Irrazionalità della lettura letterale – Necessità di valutazione alternativa della liquidazione controllata



Il presupposto dell’assoluta incapacità di offrire ai creditori alcuna utilità, diretta o indiretta, nemmeno in prospettiva futura, previsto dall’art. 283, comma 1, CCII, non ricorre quando il debitore disponga di una capacità reddituale residua idonea a garantire, anche solo in parte, un’utilità patrimoniale ai creditori.


Il comma 2 dell’art. 283 CCII deve essere interpretato in modo sistematico e non meramente letterale, dovendosi escludere la declaratoria di esdebitazione immediata ove emerga una residua capacità reddituale del debitore; in tali casi è necessario valutare l’alternativa della liquidazione controllata come strumento più idoneo alla tutela dei creditori.


Il comma 2 dell’art. 283 CCII deve essere interpretato in modo sistematico e non meramente letterale, dovendosi escludere la declaratoria di esdebitazione immediata ove emerga una residua capacità reddituale del debitore; in tali casi è necessario valutare l’alternativa della liquidazione controllata come strumento più idoneo alla tutela dei creditori. (Redazione IL CASO.it) (riproduzione riservata)




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